In questo nuovo articolo andremo a sfatare uno dei peggiori falsi miti della detergenza.
“Il detersivo più denso è davvero più efficace?”
Spesso siamo indotti a credere che più “denso” (il termine corretto è più viscoso) significhi più concentrato, perché se è liquido l’associazione mentale che siamo portati a fare è “ci hanno messo più acqua”, vi invito a riflettere sulle sostanza più tipicamente utilizzate per aumentare la viscosità: sale, gomme (gomma xantana, gomma di guar, cellulose), polimeri acrilici. Queste sostanze non aumentano il potere lavante del prodotto, servono solo a migliorarne la reologia, quindi aumentare la viscosità. Non migliorano le prestazioni nel lavaggio, non portano via lo sporco, forse in alcuni casi facilitano il dosaggio nella vaschetta o nella spugna.
Il rispetto per l’ambiente per SOAPSAPONE non riguarda solo la scelta del riciclo e riutilizzo del packaging, ma coinvolge anche un’attenta selezione delle materie prime. Oltre a seguire scrupolosamente il regolamento detergenti utilizzando solo tensioattivi biodegradabili, la volontà dell’azienda è anche quella di rispettare l’ambiente riducendo l’utilizzo di tutti gli ingredienti che vengono inseriti solo per la percezione di qualità del prodotto, investendo di più su quelli che invece forniscono qualità reale. Poiché, come detto, la viscosità è utile per i prodotti in cui le modalità di uso o applicazione la richiedono, ma non in tutti, la nostra intenzione è quella di ridurre gradualmente i viscosizzanti da tutte quelle formule che possono mostrarsi per come sono, cioè liquide come i tensioattivi biodegradabili che contengono.
Densità, viscosità, potere lavante
Di seguito alcune caratteristiche che può avere un detersivo, o un bagnoschiuma, o una qualunque miscela di tensioattivi in termini di densità, viscosità e potere lavante. Andremo a chiarire alcuni punti che spesso suscitano confusione nei consumatori. In alcuni casi si è indotti a credere che un prodotto molto denso, abbia caratteristiche chimico-fisiche proporzionali al potere lavante.
densità
La definizione classica che si trova (anche on-line) cercando cosa sia la densità (in questo contesto possiamo approssimarla sinonimo di peso specifico) di una sostanza è: “rapporto tra la massa e il volume” di tale sostanza. In soldoni: la densità indica quanta massa è presente all'interno di un certo volume di una sostanza. In soldoni ancora più spicci, il valore (ad esempio: 1kg/L oppure 1g/mL) indica quanto PESA (in kg o in g) un determinato volume di quella sostanza (ad esempio in L o in mL).
Tipicamente, nel senso comune, la densità dell’acqua è pari a 1kg/L, cioè un litro di acqua pesa un chilogrammo. Questo non vale per tutte le sostanze, infatti provando a pesare un litro di olio si vedrà che pesa meno di un litro di acqua, cioè (indicativamente) sui 900 grammi. Questa differenza di densità fa si che l’olio (più leggero a parità di volume) galleggi sull’acqua, come può verificare chiunque mettendo i liquidi nello stesso contenitore.
VISCOSITà
Tutta un’altra storia, molto più complessa, è invece quella della viscosità. La viscosità di un fluido dipende da come le molecole che compongono tale fluido interagiscono tra di loro. Non esiste un modo semplice per descriverla in modo completo, chiaro ed esaustivo. Si può però trovare un modo semplice per descriverla a grandi linee: la viscosità è una resistenza, una “forza frenante”, un attrito che le molecole componenti il fluido esercitano le une sulle altre quando vengono sottoposte a una forza. Possiamo vederne gli effetti quando il fluido in questione viene miscelato o cade per gravità, ad esempio. Per semplificare, visto che da questa resistenza allo scorrimento dipende la velocità di scorrimento, immaginate di avere un piano inclinato, come uno scivolo, e di far fare una “gara” a tre liquidi con diversa viscosità. Prendiamo un ditale di acqua, uno di miele e uno di olio, pieni fino all’orlo. Nello stesso istante, rovesciamoli per far scivolare giù i tre liquidi. Il primo ad arrivare sarà viscoso poco o nulla: l’acqua. Il secondo lo sarà un po’ di più: l’olio. L’ultimo ad arrivare, molto dopo, sarà il miele, che infatti dei tre è quello con la viscosità più alta. Questo esempio ci permette non solo di capire e immaginare meglio cosa comporta una differenza di viscosità, ma ci permette anche di vedere come densità e viscosità non vadano di pari passo. Infatti gli stessi tre fluidi, se gli si misura la densità, ci mostreranno che il meno viscoso (l’acqua) non è il meno denso e che il più “leggero”, l’olio, non è il meno viscoso.
La DIFFERENZA tra densità e viscosità
Molte volte, parlando di un detersivo (o di un bagnoschiuma) molto viscoso, vi sarà capitato di dire: “Questo è molto denso, guarda come scende lentamente dal contenitore!”. Questo è il più tipico esempio della confusione tra densità e viscosità che ci si può trovare di fronte.
Se i due paragrafi precedenti, che spiegano nel dettaglio densità e viscosità, vi sono stati d’aiuto, ora vi sarà chiaro che:
- densità: dice quanto “compatte/vicine/strette/fitte” sono le molecole della nostra sostanza. Infatti se nella stessa bottiglia (quindi uguale volume) riesco a mettere più massa (più kg), significa che il contenuto è più “pieno/compatto”. In alcuni casi si potrebbe dire che c’è meno “spazio”, meno “aria” tra le molecole, anche se è una spiegazione precisa. Ma concettualmente valida, secondo me.
- viscosità: parla di una forza che si oppone a un’altra (ad esempio la caduta dalla tanica alla bottiglia in cui sto versando il mio detersivo). La forza di gravità fa cadere il mio liquido verso il basso, la resistenza che può rallentare la caduta di questo liquido è data dalla sua viscosità. Da quanto le sue molecole scorrono facilmente o difficilmente le une sulle altre per scivolare giù.
Quindi concludiamo dicendo che più viscoso non è sinonimo di qualità, ma trattasi solo di un effetto speciale!!!
A presto per il prossimo articolo
Dott.ssa Yu-Lan BERTARELLI
Responsabile Ricerca e Sviluppo